Faccio spesso un gioco
quando mi trovo di fronte
un anziano
raggomitolato
sulla sedia con le ruote.
Lo immagino trent'anni fa
nel suo massimo splendore
di forza e talento.
Mi tolgo anche io
trent'anni:
come avrei voluto
mi trattasse
in quell'attimo?
Ritrovo la forza,
la bellezza,
la grazia,
intatte nei suoi
occhi.
Che mi ricordano
quelli di un bimbo.
E allora apro il cuore,
scelgo parole di luce,
provo ad amare
senza freni,
senza paura.
22/11/13
©
Fabio Castano
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